È salutare di tanto in tanto
“È salutare di tanto in tanto mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato“. O almeno è quello che sembra a me in ogni ambito, nella nostra #VitaDaProfessionista e non. Qui lo propongo attraverso i soli titolo e quarta di copertina di 6 libri, senza la loro lettura integrale.
1/6 • Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza
Per una leggibilità migliore, riporto qui il testo del retrocopertina “Scopo di questo libro è dimostrare che il fenomeno “intelligenza” può essere scomposto in una serie finita di abilità umane distinte, di distinte intelligenze: linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corpo-reo-cinestetica, personale e interpersonale. Caso per caso, Gardner esamina quali siano i componenti e lo sviluppo di ogni particolare forma di intelligenza, gli aspetti neurologici e quelli interculturali. Negando il concetto unitario di intelligenza, Gardner mira tra l’altro a mettere in discussione l’assunto che l’intelligenza possa essere misurata mediante test verbali e a proporre una tecnica capace di applicazioni in campo educativo. Questo libro, che per la sua originalità e vivacità di stile ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo, ha segnato una svolta negli studi sull’intelligenza, ed è oggi considerato una pietra miliare negli studi sull’apprendimento“.
E a partire da qui, almeno due input: il tratto genetico delle persone altamente sensibili (PAS o HSP > vedi al punto 3/6) e la frase “è salutare di tanto in tanto” chiederci, da docenti e genitori,
“Se non imparo come tu insegni, puoi insegnare come io imparo?”
per poter prendere in considerazione gli esempi pratici dell’outdoor education (es. Scuole Naturali) e/o delle scuole senza zaino così come le ricerche sugli stili di apprendimento (come il modello VAK = Visivo, Uditivo, Cinestesico) e le funzioni junghiane (pensiero, sensazione, sentimento, intuizione).
2/6 • Il bonobo e l’ateo. In cerca di umanità fra i primati
Per un paio di informazioni sul (non comune) bonobo, chiamato anche scimpanzé pigmeo o nano, ecco un link: potrebbe rivelarsi un esempio con grandi input per lo stile di vita di noi esseri umani…
3/6 • Mi dicevano che ero troppo sensibile
Un libro che parla del tratto genetico dell’Alta sensibilità, in particolare parla dell’esperienza dell’autrice come Persona Altamente Sensibile (PAS o HSP), denominazione nata con le ricerche della dottoressa Elaine Aron (psicoterapeuta) e del marito Arthur Aron (neurologo) negli anni ’90. Un tratto innato di personalità che riguarda grandi e piccin• e porta con sé implicazioni allo stesso tempo di grandi benefici e difficoltà. Una fonte online italiana sul tema, con primo test e informazioni è questo sito
4/6 • Minimalismo digitale
Il “Minimalismo” è il saper riconoscere il necessario che ha davvero valore per noi. Il “minimalismo digitale” è l’applicazione di questa idea alla tecnologia e all’uso che ne possiamo fare. Per la sua importanza ne parlo a voce anche in incontri•laboratori: volessi, per qualche riga in più, ecco un link
5/6 • 4 ore alla settimana: Ricchi e felici lavorando 10 volte meno
Sul tema “lavorare meglio”, un altro esempio concreto è quello dei Nomani digitali, Loro
6/6 • Il grande libro delle bucce
In materia di alimentazione e sostenibilità propongo anche l’antica frase attribuita a Ippocrate “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” e realtà più recenti come il docufilm “Sugar” che il punto interrogativo l’ha messo a tavola.
E per Te,
è salutare di tanto in tanto
mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo hai dato per scontato? Lo fai nella Tua #VitaDaProfessionista? Me lo racconti?
Per me vale anche #CosìPerEsempio e così.
P.S.
Che ne dici di questa versione del racconto della Principessa e del Principe ranocchio?